In merito alla “rivendicazione” dell’ Incoronazione della Vergine di Neri di Bicci da parte dell’Associazione SanGiovanniLab il Museo della Basilica informa quanto segue:
Il Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie e l’Ente Basilica Maria SS. delle Grazie nella persona della Direttrice Michela Martini e del Rettore don Luigi Torniai, sentono il dovere di intervenire e di prendere le distanze in merito a quanto riportato nel depliant, inviato ai sangiovannesi dall’Associazione SanGiovanniLab a firma del suo presidente Francesco Carbini e anche diffuso attraverso i social, circa la “rivendicazione” dell’ «Incoronazione della Vergine» di Neri di Bicci in favore della Città e in particolare della sua collocazione nel Museo della Basilica. Purtroppo, nonostante si auspichi il coinvolgimento di tutti i cittadini sangiovannesi, né la Diocesi di Fiesole, che ha la proprietà del Museo, né don Luigi Torniai, Rettore dell’Ente Basilica (da cui dipende il Museo), né la sua Direttrice, sono stati minimamente informati né tantomeno coinvolti in alcun modo in questa operazione che, per quanto idealmente lodevole negli scopi, non si può assolutamente condividere nei metodi e nelle forme in cui è stata promossa. In realtà la questione è ben più complessa e ricca di risvolti, oltre che dipendente da delicati rapporti tra i vari Enti coinvolti (Diocesi di Fiesole, Ordine dei Frati Minori, Soprintendenza aretina) e crediamo che non possa essere utilizzato un biglietto di auguri natalizi per divulgare, sulla base di semplici ragioni campanilistiche e con toni propagandistici, una questione di così delicata importanza senza prima un corale coinvolgimento delle parti in causa, un’informazione puntuale e aggiornata dello stato dell’arte, che deve comunque tener conto di decisioni e competenze degli Enti pubblici e privati, direttamente interessati e a ciò preposti. Per questo con un po’ di disappunto, ma soprattutto con grande dispiacere, ci dissociamo da questa iniziativa e confidiamo che in altri modi e in altre sedi con tutti gli Enti coinvolti e interessati possa nel tempo essere presa in considerazione un’ipotesi condivisa, ponderata e rispettosa delle motivazioni delle parti in causa di un’eventuale ricollocazione dell’opera in questione.
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