Attività laboratoriale con i due pupazzi animati Mini e Pippo, che non vogliono andare al museo e alla fine non vorranno più andarsene!!! Realizzazione di un piccolo segnalibro da colorare come ricordo della giornata!
Destinatari: Bambini dai 2 ai 5 anni ( primo laboratorio) e bambini dai 6 agli 11 anni
Obiettivo: far scoprire ai bimbi, anche piccoli, la bellezza dell’arte, del disegno e la sua attualità in modo divertente, curioso e con l’aiuto di due simpatici pupazzi parlanti!
luogo: Museo della Basilica di S.Maria delle Grazie
Con chi: Alison Salmon, animatrice museale e storica dell’arte, Marco Meacci di Liberarte, la Direttrice del Museo Michela Martini
Attività di creazione di un libro con l’aiuto di due simpatici personaggi, Mini e Pippo
Fare delle attività creative ha un impatto positivo su sviluppo cognitivo ed emozionale di un bambino, incoraggia la creatività e l’espressione, aiuta a sviluppare le capacità comunicative, manuale e di osservazione.
GIOVEDì 17 APRILE 9.00 – 12.30 Mattina Creativa Laboratorio creativa di Pasqua (in italiano) per bambini della scuola primaria Realizzeremo una lanterna pasquale in stile vetrata, dipingiamo una croce di legno, sopramobile, coloriamo un paio di ‘vetrate’ di carta lucida per attaccare nelle finestre. Poi guardiamo Il quadro della Trinità per capire la storia cristiana di Pasqua. Costo:30.00 € + 1.50 € l’entrata al museo (tutti I materiali sono inclusi nel prezzo)
MARTEDì 22 APRILE 9.00 – 11.30 Mattina Creativa Laboratorio creativa di Pasqua (in italiano) per bambini della scuola primaria Realizzeremo un modello 3D in carta della risurrezione di Cristo e un portauovo a forma del Cristo con un regalo di un piccolo uovo di cioccolato. Poi guardiamo il dipinto Christus Patiens e impariamo il significato e i simboli. Costo:25.00 € + 1.50 € l’entrata al museo (tutti I materiali sono inclusi nel prezzo)
SABATO 26 APRILE 10.00 – 11.00 Per la giornata mondiale del libro Laboratorio per bambini dai 2 ai 6 anni (in italiano) Gli adorabili Mini e Pippo reciteranno il loro libro “Mini e Pippo non vogliono andare al Museo” partendo dall’ingresso principale del museo. Seguiteli nel loro tour “indesiderato” del museo e poi fate un gioco con loro prima di colorare un souvenir da portare a casa. Ad ogni bambino verrà anche data una stampa del libro e un segnalibro di carta da portare a casa per ricordare questa meravigliosa mattina al museo. Costo:10.00 € + 1.50 € l’entrata al museo
SABATO 26 APRILE 11.15 – 12.15 Per la giornata mondiale del libro Laboratorio per bambini della scuola primaria (in italiano) Gli adorabili Mini e Pippo reciteranno il loro libro “Mini e Pippo non vogliono andare al Museo” partendo dall’ingresso principale del museo. Seguiteli nel loro tour “indesiderato” del museo e e poi realizzati un segno libro di legno da portare a casa. Ad ogni bambino verrà data una stampa del libro per ricordare questa bella mattina al museo. Costo:10.00 € + 1.50 € l’entrata al museo
Sconto di 10% per persone iscritte al ProLoco di SGV con il codice PLMB10 Sconto di 10% per Liberarte con il codice LAMB10 Sconto di 10% su i corsi di adulti per la Libera Università della terza età con il codice LUTEMB10 Sconto di 10% su i corsi di inglese per i soci del Valdarno Mutua Per informazione solo a Sistema Museale del Valdarno
Il Comune di San Giovanni Valdarno, il Museo Terre Nuove e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, in collaborazione con la Fondazione MUS.E e con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana, organizzano la decima edizione del Capodanno dell’Annunciazione. Un appuntamento imperdibile per celebrare insieme una tradizione storica e culturale di grande rilievo per la Toscana.
Fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava il 25 marzo, giorno in cui si celebrava la festa dell’Annunciazione o dell’Incarnazione, esattamente nove mesi prima del Natale. Nonostante l’adozione del calendario gregoriano nel 1582, città come Firenze, Lucca, Pisa, Prato e Siena continuarono a considerare il 25 marzo come Capodanno fino a quando, nel novembre 1749, il Granduca Francesco III di Lorena decretò l’uniformazione al 1º gennaio.
Il Capodanno dell’Annunciazione si pone come un’occasione speciale per riscoprire questa affascinante tradizione e immergersi nella storia attraverso un programma ricco di eventi culturali, conferenze e laboratori. Il programma delle iniziative prenderà il via venerdì 28 marzo con la presentazione della tesi di laurea L’Annunciazione di Beato Angelico a San Giovanni Valdarno: un capolavoro salvo dalla storia a cura di Elena Tigli che si terrà presso il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie.
Domenica 30 marzo, sempre al Museo della Basilica, si svolgerà un laboratorio creativo dedicato alla tecnica della miniatura, ispirato all’arte di Beato Angelico. Giovedì 3 aprile, presso Palomar – Casa della Cultura, l’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi, Antonio Natali, terrà la conferenza La montagna sul mare – L’Annunciazione di Leonardo. Sabato 5 aprile, al Museo delle Terre Nuove, la storica dell’arte Maurizia Cicconi, funzionario presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e Galleria Corsini di Roma, racconterà gli anni trascorsi a Roma da Giovanni da San Giovanni in una conferenza ricca di spunti e approfondimenti. Le iniziative si concluderanno domenica 6 aprile, sempre al Museo delle Terre Nuove, con un racconto in musica a cura della storica dell’arte Giovanna Maria Carli. L’evento vedrà la partecipazione di giovani musicisti e attori dei Licei Giovanni da San Giovanni e del Gruppo Teen Kanterstrasse.
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
Venerdì 28 marzo – ore 17:30 Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie L’Annunciazione di Beato Angelico a San Giovanni Valdarno: un capolavoro salvo dalla storia Presentazione della tesi di Laurea di Elena Tigli, Dottoressa in “Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari” Intervengono: Michela Martini, direttrice del Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie Filippo Boni, scrittore
Domenica 30 marzo – ore 15:30 Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie Un’Annunciazione in miniatura Laboratorio creativo sulla tecnica della miniatura ispirata a Beato Angelico Prenotazione obbligatoria via WhatsApp: Alison 334 9413417
Giovedì 3 aprile – ore 17:30 Palomar – Casa della Cultura La montagna sul mare – L’Annunciazione di Leonardo Conferenza a cura di Antonio Natali, storico dell’arte
Domenica 6 aprile – ore 17:30 Museo delle Terre Nuove Una sinfonia di storia, musica e poesia Racconto in musica a cura di Giovanna Maria Carli, storica dell’arte Con la partecipazione dei Licei Giovanni da San Giovanni e dell’Associazione Culturale KanterStrasse
La tua mente è la tua casa. La tua mente è la tua prigione
a cura di Nicolas Ballario
30 novembre 2024 – 31 marzo 2025
Sistema Museale del Valdarno
Il Sistema museale del Valdarno presenta al pubblico una mostra diffusa nel territorio a cura di Nicolas Ballario; una narrazione inedita che vede la presenza di opere di importanti artisti internazionali, concepita come un percorso fra i musei della valle dell’Arno. L’inaugurazione in programma sabato 30 novembre alle 16,30
In occasione della Festa della Toscana, il Sistema museale del Valdarno presenta al pubblico una mostra diffusa nel territorio: i sette musei del sistema regionale sono infatti le sedi espositive di La tua mente è la tua casa. La tua mente è la tua prigione, una narrazione artistica inedita, curata da Nicolas Ballario, che vede la presenza di importanti artisti internazionali riflettere sui temi del museo e del limite, sia esso inteso come protezione o costrizione. La mostra è promossa dai Comuni di San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Loro Ciuffenna e Cavriglia con l’Accademia Valdarnese del Poggio e l’Ente Basilica di Santa Maria delle Grazie, grazie al supporto della Regione Toscana, tramite gli annuali contributi ordinari ai sistemi museali, ed è organizzata da MUS.E.
La mostra è concepita come un percorso diffuso fra i musei della valle dell’Arno. Il progetto vede infatti protagonisti i musei aderenti al Sistema museale del Valdarno: il Museo delle Terre Nuove, Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno; il Museo Paleontologico e il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento a Montevarchi; il Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna; il Museo MINE a Cavriglia. Il progetto è sviluppato con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi e grazie all’impegno del comitato scientifico del sistema, costituito dai direttori dei musei: Paola Bertoncini, Elena Facchino, Lucia Fiaschi, Fausto Forte, Michela Martini, Federica Tiripelli.
Il Museo delle Terre Nuove ospiterà la scultura Shine di Valerio Berruti, inno alla poesia dell’infanzia, a cui risponderà l’altrettanto poetica Cloud di Leandro Erlich al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, in dialogo con l’Annunciazione di Beato Angelico. Sempre a San Giovanni Valdarno, Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea presenterà una rosa di fotografie di Sofia Uslenghi, in dialogo con quelle di Gabriele Basilico. A Montevarchi, il Museo Paleontologico accoglierà i Pollai di Vedovamazzei e il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento le opere di Gianni Lucchesi e il video X di Daniele Costa. Ancora, il Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna diventerà la dimora di una selezione di scatti di Oliviero Toscani tratti dalla celebre serie Sentenced to death, cui si affiancherà l’opera A stenti di Alberto Agosti; infine, il Museo MINE, chiuso per lavori, diffonderà l’esposizione in tutto il paese di Cavriglia, grazie ai manifesti inediti di Michelangelo Pistoletto: un progetto di paradiso nella valle dell’Arno.
L’idea è quella di indagare il concetto stesso di museo: come una casa universale, al pari di una gabbia dorata, il museo circoscrive il tempo e lo spazio; sospende gli oggetti in una dimensione altra; esplora le ambiguità di un confine che è nello stesso tempo protezione e limite. È proprio entro i confini del museo che è possibile superare ogni barriera: l’opera d’arte – divergente, se non eversiva – si offre come viatico per evadere dalle costruzioni e costrizioni dell’uomo, come passe-partout per uscire dalle prigionie del pensiero cogliendo la vertigine di una visione aperta, profonda, sorprendente, in grado di scardinare ogni schema, maglia, struttura o sovrastruttura.
Nell’ambito di questa dialettica il museo, le sue collezioni e le sue mostre – di cui questa intende essere un significativo esempio – si pongono come luoghi in cui indagare il senso del nostro essere-nel-mondo. In questa mostra artisti di provenienza, generazione e ambiti diversi si interrogano sulla casa come archetipo, ma anche come metafora della nostra mente. Casa o prigione? Il titolo di questa mostra fa riferimento al manifesto di Maurizio Cattelan con una pistola e la frase “Ribellati – l’unica prigione è la tua mente”, censurato a Milano. Cattelan ci poneva di fronte a un dubbio: perché quell’arma ci indigna, mentre ormai le immagini quotidiane di violenza e morte nel mondo non lo fanno più? Ogni giorno vediamo fotografie e video violentissimi, ma ci siamo abituati. Siamo assuefatti. Gli artisti in mostra dunque ci parlano proprio del museo come casa: luogo che viviamo ogni giorno, ma di cui non ci accorgiamo più. Quegli spazi espositivi forse non dovremmo darli per scontati.
La mostra è concepita come un percorso diffuso: Dopo il primo biglietto a pagamento, tutti gli altri ingressi saranno ridotti. L’ingresso a Casa Masaccio e la visione dell’opera di Cavriglia sono gratuiti. A tutti coloro che visiteranno tutte le sedi della mostra sarà riservato un ricordo speciale.
Biografie degli artisti
Valerio Berruti nasce ad Alba nel 1977 e, finiti gli studi di liceo, acquista una piccola chiesa seicentesca sconsacrata a Verduno adibendola a proprio studio. Noto per il suo stile distintivo, che unisce il disegno e la pittura in opere evocative che esplorano temi psicologici e sociali, si laurea al DAMS di Torino. Fin dalle sue prime esposizioni personali e collettive, Berruti presenta immagini essenziali e assolute, che indagano in modo scrupoloso e intenso i temi degli affetti, della quotidianità, della memoria e dei legami familiari. Partecipa alla 53ª Biennale di Venezia (2009) con La figlia di Isacco, video-animazione di 600 disegni con musiche di Paolo Conte e, sempre nel 2009, la sua opera I can fly viene utilizzata come copertina del disco Angoli nel cielo di Lucio Dalla.
Leandro Erlich vive e lavora tra Parigi, Buenos Aires e Montevideo. Ha iniziato la sua carriera professionale a diciotto anni con una mostra personale presso il Centro Cultural Recoleta di Buenos Aires e, dopo aver ricevuto diverse borse di studio (El Fondo Nacional de las Artes, Fundación Antorchas), ha proseguito gli studi al Core Program, una residenza per artisti a Houston (Glassell School of Art, 1998) dove ha sviluppato le celebri opere Swimming Pool e Living Room. Nel 2000 ha partecipato alla Biennale di Whitney con Rain e nel 2001 ha rappresentato l’Argentina alla 49° Biennale di Venezia con Swimming Pool, l’opera emblematica che fa parte della collezione permanente del 21st Century Museum of Art di Kanazawa (Giappone) e del Voorlinden Museum (Paesi Bassi).
Sofia Uslenghi nasce nel 1985 a Reggio Calabria, metà famiglia originaria di Gerace e metà di Messina. Infanzia sullo Stretto, adolescenza a Brescia, università a Parma, oggi vive a Milano. Inizia a fotografare a vent’anni scoprendo che la fotografia è il suo mezzo per indagare la propria storia personale. Si concentra sull’autoritratto, lavorando su sovrapposizioni che stratificano e amalgamano i diversi aspetti della sua storia, dei suoi luoghi di origine e delle persone che ne hanno fatto parte. Nel suo lavoro include mappe, fotografie satellitari, visioni stradali e aerei, elementi che consentono virtualmente di tornare nella propria “geografia domestica”, dove è nata e dove sente di aver lasciato qualcosa di sé. Il lavoro continua ogni volta che decide di cambiare casa e città, adottando la fotografia come deposito dinamico di luoghi, ricordi, immagini.
Gabriele Basilico (1944-2013) è stato uno dei maggiori fotografi italiani ed è considerato uno dei maestri della fotografia italiana ed europea contemporanea. All’inizio della sua carriera si dedica all’indagine sociale e a cavallo fra gli anni ‘70 e ‘80 l’influenza degli studi in architettura si fa progressivamente spazio nella sua fotografia. All’interno della sua vasta opera di riflessione sulle trasformazioni dei territori urbanizzati, si concentra sul passaggio dall’era industriale a quella post-industriale. In questo contesto, il tema della città – intesa come un prodotto complesso e raffinato dell’economia e della storia – occupa un posto centrale. Fotografare gli spazi urbani per Basilico non è semplicemente un esercizio di estetica o di lettura armonica delle forme; le sue immagini cristallizzano l’opera dell’uomo e le trasformazioni sociali ed economiche sul territorio.
Daniele Costa nasce a Castelfranco Veneto nel 1992. Avvia la sua pratica artistica nel 2014 dedicandosi prevalentemente al video. Dopo la laurea di primo livello in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo all’Università di Padova, completa gli studi in Arti Visive nel 2017 presso l’Università IUAV di Venezia. La ricerca si focalizza sulla conoscenza del corpo umano, in due direzioni di introspezione personale: da una parte il funzionamento interno, basato su approfondimenti medico-scientifici, dall’altra la singolarità umana, il rapporto dell’individuo con la storia e con il mondo. I suoi progetti sono stati presentati in diversi contesti espositivi come il MAXXI di Roma, la Fondazione Spinola Banna e la GAM di Torino, la National Gallery of Art di Tirana (AL), la House of King Peter I Belgrado (RS), il Museo di Arte Contemporanea di Salonicco (SKG), Artevisione Careof e Sky Arte (Milano), la Fondazione Bevilacqua la Masa (Venezia).
Gianni Lucchesi nasce a Pisa nel 1965. Inizia la sua attività artistica nel 1985 e partecipa numerose mostre ed eventi di rilievo sia nazionale che internazionale come l’Art Fair di Berlino e la Biennale d’arte contemporanea di Casablanca in Marocco, vince concorsi d’arte contemporanea e realizza opere pubbliche. Nel 2018 e nel 2019 lavora per il Teatro del Silenzio di Lajatico collaborando con il direttore artistico Alberto Bartalini e il curatore Carlo Alberto Arzela. Il suo lavoro è da sempre animato dal desiderio di tradurre visivamente le riflessioni scaturite dall’indagine della psiche e degli stati emotivi dell’individuo. Le opere esplorano la relazione tra il singolo e il suo mondo interiore, così come il rapporto con gli altri e l’ambiente circostante. Attraverso metafore visive che attingono a linguaggi universali, esiti di una ricerca artistica e spirituale, Lucchesi riesce a dare forma, volume e colore alle emozioni.
Simeone Crispino e Stella Scala, meglio conosciuti come Vedovamazzei, vivono e lavorano a Milano. Artisti complessi, estremamente prolifici, sono impossibili da inquadrare in un filone tematico, in una scia formale, in un unico metodo di lavoro. Il loro corpus di più di 900 opere testimonia un lavoro continuo di studio, ricerca e confronto, sostenuto anche da committenze straordinarie. Le loro opere, dai disegni su carta alle installazioni monumentali che hanno viaggiato per il mondo, hanno la forza di imprimersi nella retina dei fruitori. Rifuggendo la purezza di forma e contenuto ma anche il solo scatto d’intelligenza, il ghigno tristo della trovata, i Vedovamazzei vedono l’ironia in modo carnale, presentando i propri riflessi corporei, esponendo tutto il fuori misura che li contraddistingue, affrontando temi universali con originalità e acume.
Oliviero Toscani, figlio di Fedele, primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa di famosi giornali e marchi internazionali, autore
celeberrimo di immagini corporate e campagne pubblicitarie. Nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, il centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna. Dopo più di tre decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, lavorando nel suo nuovo centro di ricerca chiamato La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione. Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con il Ministero della Salute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, al randagismo.
Alberto Agosti nasce a Piacenza nel 1997 e attualmente vive a Milano. Dopo il diploma al Liceo Classico frequenta l’università Central Saint Martins di Londra. Nel 2019 si trasferisce a Parigi per assistere l’Art Director di Christian Louboutin e l’anno successivo torna a Londra per collaborare con lo stylist Ibrahim Kamara. Nel 2021 conclude la laurea in Fashion Communication and Promotion e presenta il suo progetto di laurea sulla piattaforma digitale Show Studio di Londra. Agosti lavora attualmente da Gucci nel team di Art Direction.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. Tra il 1975 e il 1976 realizza a Torino un ciclo di dodici mostre, mentre dal 1985 al 1989 crea la serie chiamata volumi “scuri”. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce una laurea ad honorem e nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize of Art per la sua carriera costantemente creativa e prolifica, intensa anche sul piano educativo e sociale. Negli stessi anni dà vita al segno e alla poetica del Terzo Paradiso, diffusi negli anni successivi in tutto il mondo. I lavori di Pistoletto sono caratterizzati da una sperimentazione senza fine e dall’integrazione dello spettatore e della vita nella realtà dell’opera.
Museo delle Terre Nuove Piazza Cavour 1 – San Giovanni Valdarno (AR) Da martedì a venerdì: 15-19 Sabato e domenica: 10-13 e 15-19 Ingresso intero: € 5,00 Ingresso ridotto: € 3,00
Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea Corso Italia, 83 – San Giovanni Valdarno (AR) Da martedì a venerdì: 15.00-19.00 Sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00 e 15.00-19.00 Ingresso gratuito
Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie Piazza Masaccio, 8 – San Giovanni Valdarno (AR) Da giovedì a domenica: 10-13 e 15.30-19 Ingresso intero: € 5,00 Ingresso ridotto: € 4,00
Museo Paleontologico Via Poggio Bracciolini, 36-40 – Montevarchi (AR) Da giovedì a domenica: 10-13 e 15-18 Ingresso intero: € 6,00 Ingresso ridotto: € 3,00
Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento Via Trieste, 1 – Montevarchi (AR) Da giovedì a domenica: 10-13 e 15-18 Ingresso intero: € 4,00 Ingresso ridotto: € 2,00
Museo Venturino Venturi Piazza Matteotti 5 – Loro Ciuffenna (AR) Lunedì: 10-13 Sabato: 15-18 Domenica: 10-13 e 15-18 Ingresso intero: € 4,00 Ingresso ridotto: € 2,00
MINE – Museo delle Miniere e del Territorio Cavriglia (AR) Visione gratuita
“APRI TUTTE LE PORTE…”
Per la raccolta fondi del Museo attraverso Rete del Dono per il progetto MUSE-ABILE destinata a dotare il museo di strumenti per l’accessibilità e la fruizione dei pubblici speciali (ipovedenti e ciechi), in particolare un bassorilievo 3D dell’Annunciazione del Beato Angelico tante iniziative rivolte a bambini, famiglie e pubblici speciali! Ecco IL PROGRAMMA!
Un focus sull’Annunciazione dell’Angelico attraverso i simboli della porta, della finestra, segni di accoglienza
Laboratorio per bimbi dai 5 agli 11 anni per imparare l’inglese divertendosi e conoscendo un’opera capolavoro del Rinascimento Italiano
Nell’ultimo giorno di apertura della mostra anche l’ultima occasione per vedere un’opera inedita, che tornerà nei depositi del Museo delle Icone Russe a Palazzo Pitti di pertinenza delle Gallerie degli Uffizi. L’icona di ambito greco è, a differenza delle icone russe settecentesche e ottocentesche del Museo, datata alla prima metà del XV secolo. La tavola, per la prima volta esposta al pubblico, è una rara e preziosa opera di arte bizantina, di epoca rinascimentale e quindi coeva al capolavoro dell’Annunciazione del Beato Angelico con cui è posta in dialogo. Le due opere, oltre alla vicinanza cronologica, in un’età in cui i rapporti culturali e religiosi tra Oriente ed Occidente erano divenuti importanti e frequenti (si pensi al grande concilio ecumenico del 1439 a Firenze in cui papa Eugenio IV annunciò la ricomposizione dello scisma tra la chiesa cattolica romana e la Chiesa Ortodossa e al fervore filologico dell’Umanesimo fiorentino volto alla scoperta degli antichi testi classici in lingua greca) sono anche fortemente legate dal punto di vista iconografico per la scena rappresentata: la Dormitio Mariae, motivo conclusivo, insieme all’Assunzione e Incoronazione, delle storie della vita della Vergine, illustrate nella predella del capolavoro angelichiano (Lo Sposalizio, La Visitazione, L’adorazione dei Magi, La Presentazione di Gesù al tempio e appunto La Dormitio Virginis). Il tema, derivato dai Vangeli apocrifi, nato in Oriente nel VI secolo e dall’XI diffuso anche in Occidente, ricorda, dopo l’apparizione dell’angelo che annuncia a Maria la prossima morte, il sereno addormentarsi della Vergine per tre giorni, alla presenza degli apostoli convenuti da ogni parte del mondo per assisterla e di Cristo che tiene in braccio l’anima bambina di Maria per trasportarla in cielo insieme con il corpo. Maria infatti, a differenza di tutti gli uomini, nata senza peccato originale, viene assunta in cielo come Cristo in anima e corpo. Il tema, molto caro all’Angelico, che lo rappresenta più volte caratterizzando i vari discepoli con i loro attributi e scrivendone anche il nome nelle aureole, qui è collocato, come spesso succede nelle icone bizantine, in uno spazio angusto ed affollato con, sullo sfondo, un edificio in muratura con finestre, archi ed estremità più elevate, forse allusione a Gerusalemme, che col suo andamento arcuato sembra proteggere e quasi “abbracciare” il bel sepolcro dove riposa Maria, coperto da un drappo rosso intenso, simbolo di passione e di regalità insieme. Le figure degli apostoli si accalcano intorno al letto funebre, mostrando nell’espressione del volto e nel gesticolare delle mani pietà, commozione, e partecipazione al dolore. Cristo in piedi dietro al sepolcro, con lo sguardo intensamente rivolto allo spettatore, sorregge e mostra l’anima in forma di bambina della Madre, capovolgendo in questo modo la situazione e i ruoli di Figlio e Madre dell’Annunciazione, dove è Cristo a farsi piccolo, incarnandosi nel ventre di Maria. La Madre, divenuta ora “figlia del suo figlio”, si fa bambina, pronta ad ascendere in cielo per essere incoronata da Cristo. L’Assunzione corporea della Vergine, definita in via dogmatica solo nel 1950, apparteneva in realtà al comune sentire della chiesa dei primi secoli come riportano gli apocrifi (“Gli apostoli deposero il corpo di Maria, piangendo e cantando, pieni di amore e di dolcezza. Poi un’improvvisa luce celeste li circondò e caddero a terra, mentre il suo corpo santo fu assunto in cielo”).
Icona bizantina di ambito greco della collezione del Museo delle Icone Russe della Galleria degli Uffizi
“Unaquestionedisguardi” , concorso indetto in occasione della mostra di San Giovanni Valdarno “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura” (settembre 2022 – febbraio 2023), rivolto agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, attraverso un testo descrittivo della Madonna del Solletico di Masaccio (Le Gallerie degli Uffizi, Firenze) o dell’Annunciazione di Beato Angelico (Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, San Giovanni Valdarno). A breve ulteriori info, restate aggiornati!
La premiazione dei tre migliori testi si svolgerà alla manifestazione TESTO presso la Stazione Leopolda il giorno venerdì 24 febbraio alle ore 11.
Nell’occasione della premiazione un’ interessante discussione sullo scrivere arte fra gli illustri storici dell’arte Carl Brandon Strehlke, Cristina Acidini e Maria Luisa Pacelli, direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, membro della giuria. Presente anche il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
Ultime ore per prenotarsi al laboratorio del Campus Natalizio “Boutique Museo” per conoscere e scoprire come vestivano, si acconciavano gli uomini e le donne dipinti nei quadri della collezione del Museo della Basilica. Vieni a scoprirli prenotandoti a info@sad-jang.185-5-208-214.plesk.page